Colle della Corte

……..sacre le reliquie renda
dall'insultar de' nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli…….

Ugo Foscolo



da  I Sepolcri

Non lontano dal paese c’è una collinetta che tutti conosciamo come “Colle della Corte”, pur non avendo dati e nessuna fonte che ci aiuti a conoscere quale era esattamente la sua funzione, dal nome possiamo però supporre che fosse, in tempi abbastanza lontani dai nostri, un luogo legato all’amministrazione della giustizia.
Quello che non tutti conoscono, invece, è ciò che la collinetta conserva nelle sue viscere.
Nulla è visibile, se non un’ apertura alla sommità del colle, eppure all’interno c’è una robusta struttura in muratura che ha avuto sin dal medioevo la funzione di fossa comune. Forse inizialmente utilizzata per i corpi dei condannati a morte che non potevano essere seppelliti né nelle chiese né nei cimiteri e successivamente utilizzata in occasione delle epidemie verificatesi nel corso dei secoli passati che decimavano la popolazione, senza distinzioni di rango e di età. Per meglio comprendere quello che accadeva, riporto qui alcuni dati di questi micidiali eventi partendo dal più vicino a noi:

Anno 1872: 179 morti di cui,130 bambini.

Anno 1764, detto l’anno della penuria, con 107 vittime.

Anno 1656, detto l’anno del contagio, con una micidiale epidemia di peste.

Esaminando il documento sotto riportato è possibile e plausibile supporre che tale epidemia sia stata la causa della drastica diminuzione dei nuclei familiari.



Considerando che per fuochi si intendevano le famiglie e che le famiglie di quel periodo erano composte mediamente da almeno 8-10 persone, la diminuzione di 170 famiglie indicherebbe una mortalità di oltre un migliaio di persone.
Dopo la peste nulla fu come prima, scomparvero intere famiglie e con esse anche i cognomi: la popolazione di Vastogirardi scese a non più di 500 – 600 unità.

Le radici più profonde delle famiglie di Vastogirardi, le nostre famiglie, si sono spezzate in quel periodo e sono state gettate in quella fossa. Lì, abbandonata alle intemperie ed ogni altro oltraggio, c’è una parte di ognuno di noi.

È arrivato il momento di dare un giusto riconoscimento e una solida protezione a ciò che rimane dei nostri avi.

Situazione attuale
Situazione esistente








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